Manifestazione finale progetto Judo

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Giorno 31 maggio 2019, presso la palestra dell’I.C.S. “Leonardo Da Vinci” di Mascalucia, si è svolta la manifestazione finale della sesta edizione del progetto Judo, “Tutti insieme per crescere e progredire”, diretto dalla prof.ssa Francesca Barbagallo, istruttore Judo. La Docente, dopo aver dato il benvenuto ai presenti, ha evidenziato come attraverso il Judo i ragazzi abbiano maturato una crescita sia nella sfera motoria ma soprattutto nell’area emotiva e morale. I giovani Judoka imparano sul Tatami ad incanalare i propri istinti e a controllare i movimenti secondo regole precise, volgendo al positivo il proprio potenziale energetico. Seppure uno sport di combattimento corpo a corpo, il judo non è finalizzato all’attaccare o colpire l’avversario, bensì proprio come insegna l’etimologia dell’ideogramma JU-DO che letteralmente significa “Via della cedevolezza”, sottende ad una facoltà di adattamento, intesa come la capacità di rimuovere ogni ostacolo che troviamo sul cammino. Non conoscendo la forza di chi si oppone, il Judoka può sentirne la direzione e, assecondando la sua strada, allontanarlo dalla propria. L’essenza del Judo infatti sta proprio in questo: incanalare le forze ostili nella direzione a cui tendono, seguirle un po’, quindi lasciarle procedere da sole.

La responsabile del corso inoltre ha sottolineato, come tale disciplina può rappresentare sia attività che una risorsa per lo sviluppo e per la salute psicofisica e per la capacità di inserimento sociale, in accordo con quanto sosteneva il fondatore del Judo  Jigoro Kano  col suo motto “Tutti insieme per crescere e progredire” attraverso il massimo impiego dell’energia fisico e mentale”, ed è proprio questo il principio fondamentale che regge tutte le tecniche del judo, ma è anche qualcosa di più. Esso può essere applicato a migliorare il corpo umano, renderlo forte, sano e utile, costituendo così un’educazione fisica. Può incrementare la forza intellettuale e morale, diventando una forma educativa e parimenti può essere applicato a perfezionare gli organismi sociali, costituendo così il modello di un’arte di vita; pertanto la visione completa del judo consiste nell’allenamento dello spirito e del corpo, ma anche in una regola ispiratrice nei rapporti con gli altri e nel lavoro. Si è dopo passati alla parte pratica della manifestazione, dove sul tatami (materassina),dopo il saluto cerimoniale (gesto di rispetto del codice morale di tutte le arti marziali) i ragazzi hanno gestito in modo autonomo ed ordinato, un breve riscaldamento, proponendo ciascuno un esercizio; dopo fra gli esercizi più spettacolari sono state eseguite le varie cadute (UKEMI) importantissimi per la pratica della disciplina del Judo, eseguite anche a saltare quattro e più ostacoli, con alunni disposti in fila in ginocchio e cadute attraverso cerchi da varie altezze; successivamente i ragazzi, in coppia, si sono esibiti nell’esecuzione delle varie tecniche  del Judo, dagli sgambetti alle proiezioni d’anca, per concludere con l’esibizione di qualche tecnica difesa personale da parte delle ragazze. Le direttive inoltre date ai ragazzi, da parte della responsabile, sono state in lingua giapponese, che ne ha tradotto nel contempo ai presenti il loro significato.
La manifestazione si è conclusa con la consegna degli attestati e della cintura di grado superiore per i Judoka.
Prof.ssa Francesca Barbagallo

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